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La Valle del Sarmento, un luogo unico

È una piccola Valle; è il cuore dell’ultimo feudo, l’antico Stato di Noia, e di sei piccolissimi paesi, che insieme contano meno di 5.000 abitanti e si estendono per circa 25.000 ettari, con una densità territoriale di appena qualche decina di abitanti per chilometro quadrato.

E’ una piccola enclave del versante nord-orientale del Parco Nazionale del Pollino, con un tessuto territoriale e socioeconomico estremamente debole e fragile; ha i caratteri rudi e di grande rilevanza estetica della ruralità, della montagna, della marginalità. Possiede un patrimonio unico, irripetibile, inestimabile di natura, di paesaggi, di storia, di tradizioni, di identità, di cultura. E’ il luogo della grande pietraia del Sarmento, lungo la quale, via via che si sale verso le cime del Massiccio montuoso del Pollino, il paesaggio, in poche decine di chilometri, cambia natura e forme, passando da “mediterraneo” ad “alpino”.

E’ lo scrigno di una ricchezza di biodiversità; conserva i siti archeologici e le fortificazioni del IV-III secolo a.C.; ospita le minoranze etnico-linguistiche di origine arbëreshë e dei loro riti religiosi greco-bizantini; vanta la unicità delle rocce laviche di Timpa delle Murge e di Timpa Pietrasasso; sfoggia il ventaglio delle vette dolomitiche di Serra di Crispo, di Serra delle Ciavole e di Serra Dolcedorme, con i suoi 2267 metri di altitudine.

E’ un luogo di qualità, che il Centro di Educazione Ambientale ha il compito di leggere, interpretare, insegnare e valorizzare, ove è ancora possibile immaginare un futuro per gli abitanti della Valle.

Annibale Formica

 

 

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